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Hamas attacca con 5000 razzi: “Siamo in guerra” – L’escalation di violenza tra Israele e Gaza

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Situazione attuale

L’escalation di violenza tra Israele e Gaza ha raggiunto un nuovo livello. L’esercito israeliano ha lanciato l'”Operazione Spade di Ferro” in risposta al lancio di almeno 5000 razzi da parte di Hamas. Di questi, sono stati confermati 2200 lanci.

Il richiamo dei riservisti e l’inizio dell’Operazione

Secondo la televisione pubblica Kan, Israele ha richiamato in servizio decine di migliaia di riservisti. Questa mossa segna l’inizio dell'”Operazione Spade di Ferro”. Sette località in Israele sono diventate teatro di combattimenti intensi. Le sirene di allarme antimissili sono risuonate nuovamente a Tel Aviv, con decine di aerei israeliani che hanno bombardato obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza.

La reazione della popolazione di Gaza

Di fronte alle crescenti ostilità, la popolazione di Gaza ha iniziato a temere un conflitto prolungato con Israele. Ciò ha portato ad un afflusso massiccio nei supermercati, con scaffali che si svuotavano rapidamente e lunghe file di persone in attesa di ottenere beni essenziali come cibo e combustibile.

La posizione di Hamas

Hamas ha dichiarato di aver lanciato 5.000 razzi contro Israele in risposta alle “profanazioni” avvenute nei Luoghi santi di Gerusalemme. Questa offensiva è stata denominata “Alluvione al-Aqsa”. L’organizzazione ha espressamente affermato di voler “mettere fine ai crimini di Israele”.

Conseguenze dei lanci di razzi

I razzi lanciati da Gaza hanno causato danni significativi. Ad esempio, il villaggio beduino di Kseifeh nel Negev è stato colpito, con quattro vittime segnalate. Molti abitanti del villaggio non avevano rifugi per proteggersi.

Stato di guerra

Il capo della polizia israeliana, Yaakov Shabtai, ha dichiarato che il paese si trova in uno “stato di guerra”. Questo ha portato alla mobilitazione di unità speciali della polizia e all’istituzione di posti di blocco in tutto il paese. Il ministro della difesa, Yoav Gallant, ha condannato Hamas per aver “lanciato una guerra contro lo Stato di Israele”.

Ostaggi e infiltrazioni

Si è parlato di infiltrazioni di miliziani di Hamas nel sud di Israele, con presunte presa di ostaggi di civili israeliani. Queste notizie non sono state confermate ufficialmente, ma hanno contribuito all’atmosfera di tensione.

Dichiarazione dell’ala militare di Hamas

Mohammed Deif, capo dell’ala militare di Hamas, ha spiegato che l'”Alluvione al-Aqsa” è una risposta alla “profanazione dei luoghi santi a Gerusalemme” e alla mancata liberazione dei prigionieri palestinesi da parte di Israele.

Lo stato di allerta di guerra

L’esercito israeliano ha dichiarato lo “stato di allerta di guerra”, sottolineando la minaccia rappresentata dal “massiccio tiro di razzi” da Gaza.

L’invito dell’ambasciata italiana

Data la situazione, l’ambasciata italiana in Israele ha chiesto ai connazionali di evitare spostamenti non necessari e di seguire le indicazioni delle autorità locali.

Conclusione

L’escalation di violenza tra Israele e Gaza è un motivo di preoccupazione crescente. Mentre entrambe le parti rilasciano dichiarazioni forti e si scontrano, la comunità internazionale sta osservando con crescente preoccupazione e sperando in una soluzione pacifica.

Redazione UPFD

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