Capitolo 1: Le Mattonelle Rosse di Roma

L’alba era appena sorta, e il cielo di Roma si tingeva di sfumature dorate e rosa. Era quella magica ora in cui la città sembrava sospesa nel tempo, ancora addormentata, e Luca amava camminare lungo le strade silenziose. Le mattonelle rosse e gli edifici antichi erano ancora freddi sotto i suoi piedi, mentre si dirigeva verso il suo solito bar per una colazione veloce prima di andare a scuola.

Luca aveva sempre vissuto a Roma. Cresciuto in una famiglia d’arte – sua madre era restauratrice e suo padre un noto scultore – aveva imparato a vedere il mondo con occhi diversi. Amava passeggiare per i quartieri storici, soffermandosi ogni tanto per fare schizzi delle fontane, delle chiese o semplicemente delle persone che incontrava.

Il liceo artistico era una scelta ovvia per lui. Mentre molti dei suoi coetanei sognavano carriere in medicina o ingegneria, Luca sapeva che il suo futuro sarebbe stato nel mondo dell’arte. Ma, nonostante la sua passione, sentiva a volte un peso sulle spalle. La sua famiglia aveva delle aspettative elevate e temeva di non essere all’altezza.

Quella mattina, dopo aver terminato il suo cappuccino, decise di fare una deviazione prima di andare a scuola. Prese la via che portava al Colosseo. Sedendosi su una delle panchine adiacenti, aprì il suo taccuino e iniziò a disegnare, perdendosi nei dettagli delle arcate e delle pietre antiche.

Mentre disegnava, i suoi pensieri vagavano. Pensava al futuro, alle scelte che avrebbe dovuto fare, e alla pressione di vivere all’ombra dei successi dei suoi genitori. Aveva anche in mente l’idea di un viaggio, un’escursione lontano da Roma, forse con alcuni amici. Marco, il suo migliore amico, ne aveva accennato giorni prima, ma non avevano ancora fatto piani concreti.

Dopo un’ora, richiamato dal trillo del suo orologio, si alzò e si diresse verso il liceo. Quel giorno, tra le lezioni e gli schizzi, c’era un’atmosfera di eccitazione. Era quasi la fine dell’anno scolastico e tutti parlavano dei loro piani per l’estate.

Durante la pausa pranzo, Marco si avvicinò con un’aria intrigante. “Ehi, Luca, stavo pensando al nostro viaggio. Ne parleremo dopo?”

Luca annuì, “Certo.”

La giornata terminò come sempre, ma Luca sentiva che qualcosa stava per cambiare. E anche se non lo sapeva ancora, l’estate avrebbe portato molte sorprese.